mercoledì 18 luglio 2012

No TAV , ricevo da un amico e pubblico per info

Ritengo sia assolutamente da vedere ! 

Documento tecnico su Linea Ferroviaria Torino-Lione - Ennesima Risposta al Governo
Cari colleghi ed amici, torno a contattarvi in merito alla questione "alta velocità" per inviarvi, come allegati, i documenti di risposta all'Analisi Costi Benefici pubblicata dal Governo il 21 aprile 2012, in merito alla linea Torino-Lione. Recentemente, la Francia ha mostrato la volontà di ripensare il progetto, a causa dei suoi elevati costi e scarsi benefici (); il Governo italiano continua a collocarsi su una posizione attendista, nella speranza che alla fine la EU apra il cordone della borsa e accada il miracolo. Nel frattempo, la Comunità Montana della Val Susa e Val Sangone invierà al Governo e alla controparte francese, nonchè alla stampa, una serie di documenti preparati dal Gruppo Tecnico della Comunità Montana, e che saranno oggetto di una conferenza stampa domani (mercoledì 18). Questi documenti, a meno di piccolissime modifiche dell'ultimo minuto, sono:

1 documento tecnico di 26 pagine;

1 riassunto di 5 pagine per la Conferenza stampa;

1 sintesi di 1 pagina, per facilitare la comunicazione ai media.

Con questo documento riteniamo di avere esaurientemente risposto al documento governativo, svelandone l'intrinseca debolezza e insostenibilità. Vi invitiamo a leggerlo, commentarlo, suggerire correzioni - se necessario -, e diffonderlo con ogni mezzo a tutte le mailing list e siti web cui avete accesso. Se siete già in vacanza, portatevelo in spiaggia e passatelo almeno al vostro vicino di ombrellone. Buona lettura e buone vacanze, Sergio Ulgiati (a nome di tutti i colleghi del Gruppo Tecnico)

Si ringrazia Ezio per la info

lunedì 16 luglio 2012

Sul referendum anti-casta parlamentare....L'Unione Popolare ...a cosa è unita..?

pubblicata da Maurizio Zizio Buccarella il giorno lunedì 9 luglio 2012 alle ore 20.58 ·
Negli ultimi giorni su Facebook sta "girando" moltissimo un manifesto per invitare i cittadini a recarsi presso i Comuni di residenza o presso i banchetti (dove ne sono stati fatti) per firmare un referendum contro "gli stipendi d'oro dei parlamentari". La proposta referendaria prevede sic et simpliciter l'abolizione dell’art. 2 della legge 31 Ottobre 1965, n. 1261 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale 20 Novembre 1965, n.290, che stabilisce il diritto alla DIARIA dei parlamentari (cioè il "rimborso spese" per il soggiorno a Roma, corrisposto anche a chi a Roma ci abita).
L'iniziativa referendaria è promossa da un piccolo partito politico denominato UNIONE POPOLARE (anche se in molti post sui social network il manifesto pubblicato stranamente omette l'indicazione del simbolo).

Al di là del merito del quesito referendario (condivisibile, almeno per chi scrive o quantomeno che solleva il problema della formulazione di un diverso tipo di rimborso per chi, eletto in Parlamento, deve affrontare spese di viaggio e permanenza nella Capitale), l'iniziativa "puzza" di strumentalizzazione demagogica e di facile tentativo di "acchiappare" consenso in maniera un po' subdola.

Detto da un attivista del Movimento 5 Stelle questo potrebbe suonare apparentemente strano, ma val la pena approfondire un po' e capire COSA si vuole ottenere e CHI è che patrocina l'iniziativa:
a) Innanzitutto va rilevato che ai sensi dell’art. 31 della L. 352-1970 non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime; inoltre, ai sensi dell’art. 32 della medesima legge, le richieste di referendum devono essere depositate dal 1 gennaio al 30 settembre di ciascun anno.
Essendo ormai decorso il termine del 30 settembre del 2011, ed essendo il 2012 l’anno che precede la scadenza della Legislatura in corso, ne consegue che (salvo il caso di elezioni anticipate nel corso del 2012) la proposizione (o meglio, il deposito delle firme raccolte) di uno o più referendum sarà possibile solo a partire dal 2014.
Ecco quindi il primo elemento di dubbio: perchè Unione Popolare sta spingendo tanto sulla Rete per terminare la raccolta di firme (il termine scade in questo mese, luglio 2012), senza dire che le firme non potrebbero essere depositate prima del 2014 ?*

b) Più interessante è capire CHI SONO i promotori e quindi CHI E' questa misconosciuta Unione Popolare....La coordinatrice nazionale è la sig.ra Maria Di Prato, già democristiana e poi UDC che nel 2010, "insieme ad altri colleghi e parlamentari, fuoriesce dall'UDC, per creare Unione Popolare fermamente convinta della necessità di un partito di centro che guardi con interesse al centro-destra."
(così su http://www.unionepopolare.eu/component/content/article/38-curricula-cv/93-maria-di-prato.html).

Le altre "persone di Unione Popolare" sono visibili qui ed invito gli interessati ad una ricerca per capire da "dove vengono": http://www.unionepopolare.eu/partecipa/persone.html

Non abbiamo bisogno di vecchi politici dei partiti che vogliono ricrearsi una verginità utilizzando l'insofferenza popolare per avere visibilità e risonanza mediatica all'approssimarsi delle elezioni....C'è già chi combatte con coerenza e determinazione i privilegi della politica attuale, utilizzando in maniera trasparente gli istituti di partecipazione democratica popolare da diversi anni (V-Day) e non ha "uffici politici" a Roma a cui chiedere una tessera...i politici della vecchia scuola, per cortesia, rimangano (o vadano) a casa...

Maurizio Buccarella
Attivista del Movimento 5 Stelle

*PS: Sarebbe inoltre interessante sapere dai promotori, in caso di raggiungimento del quorum, cosa farebbero dei rimborsi referendari (€ 0,52 per votante con un massimo di circa 2,5 milioni di Euro)...

martedì 10 luglio 2012

dal blog di Beppe molto interessante

Il comune di Alessandria è fallito. Cento milioni di euro di debiti accumulati dalla precedente amministrazione Pdl-Lega. Indagati per falso in bilancio, truffa e abuso d’ufficio l'ex sindaco, l’ex assessore al Bilancio e l’ex ragioniere capo. Una notizia passata quasi inosservata, un fatto ormai consueto, come a suo tempo il fallimento del comune di Parma. Chi paga per questi dissesti che si traducono nell'eliminazione di servizi sociali, asili, assistenza agli anziani? Qualcuno è finito mai in galera? Chi falsifica un bilancio comunale (provinciale o regionale) a fini elettorali o per proprio tornaconto economico è un delinquente della peggior specie. Ruba infatti alla comunità che lo ha eletto. E' come avere un ladro in casa.
La bonifica del territorio passa dai comuni. Il MoVimento 5 Stelle ha centinaia di consiglieri che possono accedere ai bilanci comunali, verificarne la correttezza e denunciare gli eventuali falsi in bilancio alla magistratura e ai cittadini. Non bisogna avere paura dei mestieranti della politica. I consiglieri del M5S sono stati eletti come sentinelle dei cittadini, sono i cittadini. "Lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare! Ti potranno insultare, minacciare, in fondo è il loro mestiere! Ti faranno i versi, le boccacce, ti faranno le facce scure! E' per questo che si allenano davanti allo specchio quasi tutte le sere! Ma lo fanno per cercare di vincere le loro stesse paure!". Totale trasparenza sulle attività consiliari future e denuncia delle malversazioni delle precedenti amministrazioni. Chi non denuncia avendo conoscenza dei fatti, inoltre, diventa complice agli effetti di legge. Finora nei comuni c'è stato un patto tacito, cane non mangia cane, pdmenoelle non mangia pdelle. Ora il giochino è finito e la coperta è diventata improvvisamente troppo corta. I comuni salteranno come tappi di spumante quando le banche finora compiacenti bloccheranno i crediti e quando il M5S potrà entrare nel merito dei bilanci. Quanto manca? Molti sindaci e assessori croupier hanno investito in derivati le tasse comunali, avviato opere inutili per favorire le lobby del cemento, assunto centinaia di dipendenti pubblici in cambio di pacchetti di voti. Fuori dai coglioni questa gente. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere

Uno vale uno: a Montecitorio l'assemblea di Roma5stelle